Come noto, al genere Triturus appartengono un considerevole numero di specie che, spesso, differiscono tra loro per una serie di caratteri a volte impercettibili, tanto da generare facile confusione nel neofita all’atto dello stabilire l’appartenenza di un esemplare a questa o quella specie.
Ed a tale confusione contribuisce di certo la circostanza che nell’ambito di una singola specie sono spesso rinvenibili ulteriori sottospecie che si distinguono le une dalle altre per inezie, per cui in tale ambito anche i più esperti sono messi a dura prova.
Il nostro contributo in queste pagine si limiterà alla elencazione completa delle specie, evidenziando, laddove opportuno, la presenza di sottospecie comunemente accolte dagli studiosi della tassonomia di questi anfibi.
Al fine di semplificare il lavoro, mi pare condivisibile la sistematica adottata da alcuni autori in questa materia, tesa a distinguere le varie specie, sulla base delle dimensione degli esemplari, in due grandi gruppi:
1) Triturus di taglia grande;
2) Triturus di taglia medio-piccola;
Al primo gruppo dovrebbero appartenere:
a) il Triturus cristatus
b) il Triturus marmoratus
c) il Triturus vittatus
d) il Triturus blasii (ibrido del crestato e del mormorato)
e) il Triturus karelinii (se lo si considera una specie a sé, visto che taluni lo collocano tra le sottospecie del cristatus)
Il secondo gruppo comprende:
I)
il Triturus
alpestris;
II)
il Triturus boscai;
III) il Triturus helveticus;
IV) il Triturus vulgaris;
V) il Triturus montandoni ;
VI) il Triturus italicus;
A questo punto, come anticipato, indichiamo le più importanti sottospecie :
a)
per il Triturus cristatus: Triturus
cristatus cristatus – Triturus cristatus carnifex – Triturus cristatus
dobrogicus;
b) per il Triturus marmoratus: è decritta, ma piuttosto rara, la variante Triturus marmoratus pygmeus, caratterizzata prevalentemente dalla minore stazza rispetto al T.m.m. ;
c) per il Triturus vittatus: sono descritte le seguenti sottospecie Triturus vittatus ophryticus – Triturus vittatus cilicensis e Triturus vittatus vittatus;
d) per il T. Blasii niente da segnalare in quanto trattasi di specie ibrida;
I) per il Triturus alpestris: T. alpestris alpestris – Triturus alpestris apuanus – Triturus alpestris cyreni – Triturus alpestris lacusnigri – Triturus alpestris inexpectatus;
IV) per il Triturus vulgaris: Triturus vulgaris vulgaris – Triturus vulgaris meridionalis – Triturus vulgaris graecus.